Sneak Peek di un Corso di Storia
Come si fa a scrivere un corso di storia interessante?
Fermiamoci un secondo e osserviamo queste due immagini. Non chiediamoci subito se le conosciamo o se ci ricordano qualcosa, cerchiamo piuttosto di associarvi sensazioni ed emozioni. Cosa vi suscita la prima? Che immaginazione stimola la seconda? Pensateci davvero, prendetevi il giusto tempo, scrivetevi le parole che vi vengono in mente.
Bene. Fatto?
Ecco, questo è il primo step del mio nuovo corso Un racconto di colore e storia. Immagine, evento e narrazione. Ed è un corso di Storia, pensa un po'.
Vi starete forse domandando dove voglio andare a parare; ebbene, se ci riflettiamo un attimo la risposta è anche abbastanza semplice e sta nel titolo stesso: dall'immagine, all'evento, alla narrazione storica. Attraverso una singola immagine, infatti, potremmo essere in grado di mandare più facilmente a memoria (come ci dicevano gli insegnanti a scuola) alcuni episodi della Storia che ci sono sfuggiti o che abbiamo dimenticato perché la vita ci ha sorpreso con altro e, di fatto, del passato qualcosa ne sappiamo ma dimentichiamo anche in fretta.
Torniamo un attimo alle immagini. Quel processo che vi ho suggerito - l'associazione di sensazioni ed emozioni a ciò che vedete - è lo stesso che si usa per altri sensi, anche inconsciamente, quando all'improvviso da un odore, un suono o un sapore, spunta un ricordo a risvegliare in noi qualcosa di sopito.
Una volta passato il primo step, il secondo consiste nello svelarvi cosa queste immagini rappresentano al di là di ciò che suscitano.
Nella prima possiamo ammirare la splendida scultura "Madre con figlio morto/La pietà" di Harald Haacke tratta, a sua volta, da un'opera più piccola della grande artista tedesca Käthe Kollwitz (1867-1945). La scultura è posizionata nel tempietto della Neue Wache costruito nel 1818 dall'architetto Schinkel sulla Unter den Linden a Berlino; la costruzione ebbe diverse finalità ma dal 1993, dopo l'unificazione della Germania, è diventata il monumento alle vittime di guerra e della tirannia. Kollwitz immaginò l'opera a seguito della perdita del figlio Peter durante la Prima Guerra Mondiale, a simboleggiare tutte le madri che dovettero affrontare il lutto in quel periodo drammatico.
La seconda immagine, in questo caso, non ha nulla di "artistico" di per sé ma rappresenta lo sviluppo interessante di un evento che è poi diventato la miccia per la strutturazione di una delle graphic novel più famose di sempre: V per Vendetta. Questa è la maschera di Guy Fawkes, uno dei cospiratori cattolici della cosiddetta Congiura delle Polveri, architettata il 5 novembre del 1605 per assassinare Giacomo I Stuart e i componenti delle Camere all'apertura delle sessioni parlamentari di Londra con trentasei barili di polvere da sparo.
L'ultimo step consiste nel passaggio dal particolare al generale. Se con Kollwitz e la sua statua possiamo pensare di sviluppare una narrazione sulla Prima Guerra Mondiale o parte di essa, con la maschera di Fawkes il nostro focus sarà sull'Inghilterra dello scisma anglicano e sulle sue conseguenze religiose e sociopolitiche.
Questo percorso ci consentirà di associare al periodo storico più generale l'immagine scelta, stimolando un processo mnemonico e il nostro desiderio di approfondire di più.
Se questo viaggio può interessarvi, potete scoprirlo assieme a me e vi prometto che non rimarrete delusi!
Date una sbirciatina qui!!!